– Ivo Lizzola –
All’interno del laboratorio di assemblaggio, i ragazzi iniziano un primo confronto con la realtà del mondo del lavoro: accompagnati dagli educatori, sperimentano le loro competenze ed i loro limiti, in un ambiente educativo-relazionale stimolante.
L’obiettivo dei laboratori – condotti con spirito mutualistico – è quello di accrescere le competenze degli utenti coinvolti, così da permettere loro di avvicinarsi al mondo del lavoro per aumentare le loro possibilità occupazionali e ricollocarsi all’interno della società con uno spirito propositivo.
di un luogo di lavoro (rapporto con i superiori, rapporti con colleghi, svolgimento di mansioni assegnate, soluzione di problemi, ecc.)
competenze professionali
nel gruppo di lavoro e aumentare la propria autostima.
All’interno della Comunità Don Lorenzo Milani di Sorisole, la Cooperativa Sociale Il Mosaico gestisce un laboratorio di assemblaggio che coinvolge circa 15 utenti tra cui: minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni, minori con provvedimenti amministrativi o penali in atto, ragazzi che hanno sofferto di ritiro e isolamento sociale, detenuti con sospensione del procedimento con messa alla prova o affidamento in prova al servizio sociale.
All’interno del Patronato San Vincenzo di Bergamo, la Cooperativa Sociale Il Mosaico gestisce un laboratorio di assemblaggio; le lavorazioni proposte e l’offerta formativa sono analoghe a quelle svolte presso i laboratori di Sorisole.
A Lurano la Cooperativa gestisce un laboratorio rivolto a giovani già ospiti della Comunità don Lorenzo Milani di Sorisole e giovani adulti del territorio che si trovano in situazioni di difficoltà di vario genere. Il laboratorio di Lurano si caratterizza per la presenza di lavori qualificati, in particolare, legati alla produzione di valvole, premontaggi, lavori di ripresa assegnati dagli uffici di controllo qualità dei clienti. Tutto questo è stato possibile grazie ad uno sforzo da parte del Cooperativa che, conscia delle possibilità dei suoi laboratori, ha investito sia sul personale sia sulle risorse a disposizione del progetto, trasformando così quello che era un laboratorio didattico in laboratorio formativo e produttivo. Ciò ha permesso che le persone in situazione di marginalità inserite possano confrontarsi con il mondo del lavoro, acquisendo professionalità e competenze che, alla fine del loro percorso formativo, possono garantire loro autonomia sia in campo lavorativo che in quello relazionale.
Presso la Casa Circondariale di Bergamo, la Cooperativa gestisce un laboratorio di assemblaggio per favorire il futuro reinserimento dei detenuti in società. La costruzione di percorsi lavorativi intra ed extra murari e, quindi, di reinserimento sociale delle persone detenute, valorizza il tempo della detenzione come occasione di scelte diverse nel momento della dimissione dall’istituto di pena, offre sostanza al concetto di risocializzazione e di prevenzione sociale. La proposta consente anche alle persone coinvolte di avere un guadagno economico, che, seppure minimo, risulta consente loro di aiutare economicamente la propria famiglia (per i beneficiari di progetto vengono infatti attivati tirocini extracurriculare di inserimento/reinserimento lavorativo e contratti di lavoro subordinati attivati dalla Cooperativa stessa).
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